“IL TUO SGUARDO ILLUMINA IL MONDO” (Libro di Susanna Tamaro – 2018)

“ L’uomo non può fare altro che continuare a costruire, perché edificare è il senso più profondo dell’esistere in quanto contiene in sé l’idea di futuro”

 

    “ La scrittura mi ha salvata”… queste sono le parole con le quali Susanna Tamaro ha presentato il suo nuovo romanzo, “Il tuo sguardo illumina il mondo” ( 2018, Solferino Libri). Si tratta del racconto di un’amicizia profonda, quella tra la scrittrice triestina e il noto poeta Pierluigi Cappello, costretto su una sedia a rotelle a causa di un incidente. Si tratta di una riflessione intima e appassionata che, ripercorrendo le tappe fondamentali delle loro vite, conduce ad una importante rivelazione da parte della Tamaro: la scoperta di avere le caratteristiche della Sindrome di Asperger.

Quante cose sappiamo della nostra vita? E quante ne teniamo lontane, per timore di ciò che ci potrebbero rivelare? La ragione ha innalzato alte mura intorno a noi, e forse soltanto quando restiamo soli ci rendiamo conto che il perimetro della fortezza è in realtà quello di una prigione. “

   Susanna Tamaro racconta un’infanzia fatta di silenzi, di fatica, di intolleranza verso tutto ciò che per gli altri risultava normale: non sopportava il rumore, la folla e i giochi che i bambini amavano non le procuravano alcuna gioia; sin da piccola, era evidente che l’ordine che dominava la sua mente non coincideva con quello degli altri bambini della sua età. Ancor più paradossale era l’incomprensione da parte dei genitori, che mai erano riusciti a dare una spiegazione ai comportamenti stravaganti di una figlia che faceva tanta fatica a relazionarsi con gli altri. Ciò che Susanna desiderava era solo immobilità e mutismo; e quando il rumore diventava troppo assordante o la solitudine troppo silenziosa, l’unico modo per ristabilire l’ordine era esplodere.

“Ero Arianna che cercava di trovare il filo per uscire dal labirinto. Non ho trovato il filo, almeno non allora, ma il gomitolo che per tanto tempo ha continuato ad arrotolarsi al mio interno è stato forse la dinamo che poi mi ha permesso di scrivere.”

   Tutto era per Susanna un calvario: la scuola, l’università, le prime interviste, i primi successi. Solo nella scrittura trovava un piacevole conforto…e nei volumi di scienze naturali, la cui lettura la conduceva in un mondo di stabilità e di ordine. Era difficile vivere in una dimensione di fragilità, dove la crudeltà di chi è apparentemente “normale” è inspiegabile agli occhi delle persone  apparentemente “diverse”. Nasce spontaneo, allora, il desiderio di chiudere tutto, di non cercare più risposte, di rassegnarsi a vivere nell’ombra di una diversità tanto inspiegabile. Il non poter definire il male che la tormentava le rendeva impossibile qualsiasi tipo di cura o di rimedio e ai tempi della sua giovinezza nessun terapista era in grado di dare un nome al bizzarro esilio dell’anima a cui era stata costretta.

Ecco, ad un tratto ti accorgi di non essere solo; qualcun altro è passato per la tua strada e ha messo a fuoco cose che credevi di essere l’unica vedere.”

Poi finalmente la scoperta di soffrire della Sindrome di Asperger, la risposta che da anni attendeva per dare una spiegazione al paradosso di sentirsi una persona equilibrata e tuttavia non riuscire a dimostrarlo. Solo la consapevolezza, l’accettazione di tale diversità ha permesso a Susanna di mostrare la sua straordinarietà, di andare oltre i difficili anni dell’inconsapevolezza e dell’incomprensione e di raccontare con coraggio tutte quelle sensazioni e tutte quelle emozioni, nascoste per tanto tempo nella convinzione che fossero sbagliate o inappropriate. Lei stessa, presentando il romanzo, racconta di come la diagnosi le abbia consentito di rileggere tutta la sua esistenza attraverso una nuova luce di speranza. Il suo è stato un percorso di crescita tormentato, ma pur sempre salvifico.

Chi è il poeta se non qualcun che ha in mano una lanterna e che, puntando un fascio di luce su un dettaglio, ci dice Guardate.”

   “Il tuo sguardo illumina il mondo” è un romanzo che vuol trasmettere speranza… la speranza che nasce dalla consapevolezza che non necessariamente la sindrome di Asperger sia sinonimo di debolezza o diversità…la speranza che la fragilità, che nasce dal sentirsi fuori dalla normalità, possa trasformarsi in una forza d’animo edificante, che porti ognuno a tirar fuori il meglio di sé.

Soltanto conoscendo le carte che la vita ci dona, possiamo giocare al meglio la nostra partita…e ogni carta è un dono, anche se apparentemente ci sta conducendo alla sconfitta. È il valore che diamo a quella carta che determina il risultato finale!

Elaborato della

Dott.ssa Federica Di Roma